20 Aprile 2024
curiosità & opportunità

Sergio Bendinelli - Il Conte Claro

Il Conte Claro
Lunga storia quella di Sergio Bendinelli, animatore e amato leader dei ragazzi di quegli indimenticabili anni ´60.

Sergio nasce a Fornacette da una umile famiglia di Pozzale. Grande lavoratore faceva il tappezziere di gran classe superando ben presto fama e bravura del suo maestro: Bernardino Spinelli. Negli ultimi anni della sua permanenza a Fornacette, lavorava come direttore generale in una grande azienda di divani di Calenzano. Poi durante le più frequenti zingherate nei paesi dell´Est trovò moglie che ovviamente portò a Fornacette.

Sergio era un creativo e un organizzatore nato. Dette uno scossone forte al vecchio modo di pensare le associazioni locali e ben presto, con la forza delle idee e sostenuto da decine di ragazzi, diresse il Salone della Gioventù all´interno del Circolo Arci e rilanciò la Terrazza che divenne ben presto la discoteca più frequentata della provincia. A questa attività ne vennero affiancate altre diciamo più culturali tanto che a Fornacette in quel periodo si esibì, tra gli altri, anche un giovane Roberto Benigni che portava in giro per la Toscana il suo "Televacca". Il recente premio Oscar in quell´occasione fu malamente censurato dall´allora sindaco Passetti per l´uso di un linguaggio assai "sboccato" in presenza di donne e bimbi che gremivano la Terrazza.

Il Conte poi era l´organizzatore delle nostre serate, tra i pochi che possedevano una grossa automobile, la "Opel Rekord coupé", poi ribattezzata bonariamente "Carrozzone" data la mole rispetto alle più comuni e plebee ´500.
I più fortunati e fidati come il suo "Segretario particolare" Pasqualino Madeo, Zecca, l´Accattone, trovavano posto sulla grossa automobile, gli altri, via! tutti in fila al seguito come tante divertite e chiassose comparse. Non si contavano più le scorribande nei paesi vicini, sugli scogli di bocca d´Arno, al mercatino Americano a Livorno, ecc.

Quel tempo poi finì. Ognuno bene o male trovò la sua strada. Anche il Conte verso la metà degli anni ´70, decise di trasferirsi in Francia, vicino a Lione con la famiglia. Una importante azienda multinazionale produttrice di divani gli offrì lavoro, un ottimo stipendio, una casa per se e la moglie.

La proposta era troppo allettante e fu così che Sergio ritornò a Fornacette solo per le vacanze e di lui si persero le tracce soprattutto dopo la morte della sua vecchia madre.

Dall´unione con Margitte sono nati due bellissimi ragazzi che tutt´oggi vivono e lavorano in Francia e per Sergio oggi sessantenne è una grande soddisfazione averli "sistemati".

Sergio è tornato appositamente a Fornacette dopo svariati anni lo scorso 21 gennaio 2000 (invitato dagli amici di sempre) per la presentazione del libro "I poponi del francese" ui non si immaginava certo quell´accoglienza degna davvero di un Conte amato e benvoluto da tutto il paese.

Questo episodio, quegli attimi così intensi di affetto e di commozione, hanno riportato indietro di almeno 40 anni le lancette dell´orologio. Il Conte, come noi del resto, non ha dimenticato niente di come eravamo e forse, immodestamente, con quella iniziativa lo abbiamo aiutato a soffiare via l´ultimo strato di polvere che forse offuscava i suoi ricordi. Ricordi belli e indimenticabili.

Non è certo stata tutta rosa e fiori la vita del nostro. Lo andammo a trovare lo scorso maggio a casa sua in Francia dove ci confidò il suo desiderio di passare qualche giorno di vacanza a Fornacette.

I suoi amici più stretti e fra questi il suo segretario particolare Pasqualino Madeo e Attilio "L´Accattone" Menicucci, gli hanno preparato e reso decoroso un vecchio e piccolo appartamento in paese. E´ stata una gara di solidarietà: chi ha messo a disposizione il letto, chi alcuni mobili, il frigo, la TV e altri accessori per rendere piacevole il soggiorno del Conte.

La gente, i vecchi amici faranno festa al mito che ritorna.
Ben ritornato Sergio! Era ora...


Fornacette 3 Agosto 2000


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