27 Aprile 2024
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Fornacette una storia nata sulla strada nazionale Tosco Romagnola

Famiglie Gaddesi ai primi del '900
Dal sito Dizionario Geografico Fisico della Toscana
di Emanuele Repetti

FORNACETTE nel Val d´Arno pisano. - Borgo e posta di cavalli sulla strada Regia pisana con chiesa parrocchiale (S. Andrea) già detta al Castellare, o al Pozzale, nella Comunità Giurisdizione e miglia toscane 2 e 1/2 a ponente di Pontadera, Diocesi e Compartimento di Pisa, da cui è miglia toscane 9 e mezzo a levante. Della parrocchia di S. Andrea al Castellare trovasi fatta menzione in una carta della primaziale di Pisa del 13 aprile 1213, comecchè il vero nome di questo Castellare sembra che fosse Alfiano, di cui la più antica notizia risale all´anno 975. - Vedere ALFIANO nel Val d´Arno pisano.
Sono annessi di questo popolo le soppresse cappellanie de´SS. Lorenzo, Martino e Donato in Cesano, piccolo distretto nella cura delle Fornacette alla destra dell´Arno. La chiesa predetta fu rifabbricata più ampia negli anni 1786 e 1787, nel luogo dell´antica, e dirimpetto alla bella palazzina degli Orsini possidenti dello stesso luogo. Nella tribuna vi è un quadro dipinto dal Vallombrosano D. Ignazio Hugford.
Poco lungi dalle Fornacette trovasi sull´argine del Trabocco dell´Arno l´inutile Regolatore composto di 31 arcate. - Vedere ARNACCIO.
La parrocchia delle Fornacette ossia di S. Andrea al Pozzale conta 985 abitanti.
POZZALE nel Val d´Arno pisano. - Si aggiunga. - Cotesta parrocchia ha i suoi popoli sparsi in 4 Comunità, cioè 239 individui nella Comunità principale di Pontedera; una grossa frazione di 459 Abitanti nella Comunità di Calcinaja; un´altra frazione di 221 persone nella Comunità di Cascina, ed una terza frazione di 276 Abitanti nella Comunitàdi Vico Pisano. - Totale Abitanti N° 1195. RINONCHJ, o RINONICO (FOSSO e RIO DI), ossia FOSSO ARNONICO nel Val d´Arno pisano. - Fosso grandioso, che fu artificialmente dilatato e difeso da fortificazioni sull´ingresso del Val d´Arno pisano, e che dirigevasi verso il borgo di Fasiano, o delle Campane presso Pisa.
Il primo a dare qualche contezza di cotesto Fosso di guerra fu Ricordano Malespini, il quale al capitolo 203 della sua istoria sotto l´anno 1276 ne avvisa, �come i Fiorentini ed i Lucchesi a intuito del conte Ugolino e degli altri Guelfi di Pisa col maniscalco del re Carlo (d´Angiò) andarono oste a contro Pisa verso Pontedera. Ed i Pisani per tema de´Fiorentini avean fatto di nuovo uno grande fosso di là dal Pontedera appresso a Pisa a 8 miglia, il quale era lungo dieci miglia e metteva in Arno, e chiamavasi il fosso Arnonico (Rinonico) ed a quello avevano fatto ponti e steccati e bertesche." Giovanni Targioni Tozzetti, che nel Volume II de´suoi Viaggi accennò le vicende di cotesto Fosso, fece eziandio menzione di alcune rubriche del Breve, o Statuto del Comune di Pisa detto del Conte Ugolino, nel quale al Libro IV si trattava di rifare, o riattare, approfondare ed ampliare dove occorresse il Rio di Rinonico,
rammentando una strada da aprirsi dal campanile di Rinonico a Ponsacco, oltre 4 ponti da farsi sopra il Fosso di Rinonico, fra i quali uno nella via di Quarto,
il secondo nella via di Titignana, il terzo sulla via di Oratojo ed il quarto in
quella di Fasiano presso al Portone di Pisa.
Dalle quali località sembra di poter rilevare che il Fosso di Rinonico, o
Arnonico cominciava verso le Fornacette, dov´era il campanile della chiesa di Rinonchi, detta poi del Pozzale, e che sboccava in Arno sotto Fasianoi presso al borgo delle Campane. - Vedere TARGIONI loc. cit. e l´Articolo ARNACCIO, dove quest´ultimo fu confuso col Rio di Rinonico, chiamato talvolta il Fosso di Guerra de´Pisani.
Che il Fosso in discorso avesse una sorgente sua propria, lo dà a conoscere una
convenzione del 17 febbrajo 1285 tra il Comune di Pisa e la famiglia Upezzinghi,
nella quale è designato cotesto confine: sicut vallis de Gallo (di Lavajano)
trahit usque ad Arnum, et sicut Arnus currit usque AD FONTEM RIVI RINONICHI, et
sicut ipse RIVUS currit usque ad locam ubi olim posita fuit Crux Gallensis, etc.
(forse la S. Croce d´Oltremare dell´antico piviere d´Appiano).
Dalle quali espressioni risulterebbe esservi stato sotto nome di Rinonchi un
rivo poco lungi da Gello di Lavajano e dalla foce dell´Era; e quasi dubiterei
appellare volesse allo stesso Rinonchi una membrana del 30 luglio dell´anno 991
pubblicata nel T. V. P. III delle Memorie lucchesi, nella quale si tratta di
un´enfiteusi di beni che la mensa vescovile di Lucca possedeva presso l´Era, nel
luogo dove allora si diceva Rivo Nonchi. - Vedere VALIANO DI VARRAMISTA.

RINONICHI (FOSSO, o RIO DI) - Si aggiunga al suo luogo, che da questa conrada
prese il titolo un popolo, la cui chiesa era dedicata a S. Michele. Però cotesta
chiesa nel secolo XIV essendo stata portata via da una piena dell´Arno insieme
con altre cose, il suo popolo con i beni fu aggregato a quello della pieve di
Cascina.
Del castello poi di Rinonichi tratta la rubrica 47 del Libro IV del Breve pisano
dei 1285, comunemente appellato del Conte Ugolino, la qual rubrica è intitolata:
De castro Rinonichi faciendo et operarlo ibi eligendo.

ARNACCIO - Si aggiunga la notizia dataci di corto da due istrumenti del 30
luglio e del 21 ottobre 991, nei quali si fa menzione del luogo e fondo di
Rinocchi (Rio Nonichi). - MEMORIE LUCCHESI Volume V. P. III.

Nella foto famiglie dei Gaddi all´inizio del ´900

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