18 Aprile 2024
curiosità & opportunità

GLI UFO A FORNACETTE

1966 l´avvistamento dell´UFO sul rione Gaddi .
UN UFO ALLE FORNACETTE
LA CRONACA DELL´EVENTO


(Fonte (http://www.ufonetwork.it/ufo_italia_toscana_fornacette.asp))

Fornacette di Calcinaia è una piccola frazione a circa quattordici chilometri a est-su-est di Pisa ,tra i paesi di Cascina e di Pontedera, nel punto in cui dalla statale 67 (tosco-romagnola) si dirama la strada verso sud a Ponsacco. Questa strada incrocia a Fornacette appunto la linea ferroviaria Pisa-Firenze e quì c´è il passaggio a livello numero 65 custodito 24 ore su 24 da personale delle ferrovie dello stato, adiacente al canale ´emissario´. La notte tra il 12 e il 13 luglio 1966 era in servizio il trentacinquenne Camillo Faieta residente a Pontedera (PI). Verso le 02,00 am il Faietta si trovava seduto sul muretto del ponte ferroviario e stava ascoltando la sua radiolina a transistor (una Sony). Improvvisamente una luce fortissima illuminò il cielo ed il testimone vide un ´globo luminoso´ che si avvicinava . L´´oggetto si lasciava dietro una ´scia granulosa e fosforescente´ e produceva un ´lieve frusio´ ed alla fine si posò poco al di sotto della scarpata dell´argine dell ´emissario, dove questa degrada nell´acqua. Dopo circa due minuti durante i quali rimase immobile producendo una luminosità violacea simile a quella di una ´fiamma ossidrica´, l´oggetto si alzò di nuovo in volo e si andò a posare sopra ad un isolotto emergente dalle acque al centro del canale. In questa nuova posizione il globo divenne meno luminoso ed assunse un colore ´argento opaco´ mentre l´acqua del canale apparve di riflesso color ´alluminio fuso´ dopo alcuni secondi infine la luce si abbassò tanto da permettere al faietta di intravederne la sagoma; in questo momento la radiolina a transistor smise di funzionare. Preso dall´emozione il testimone corse verso il casello e telefonò alla Polizia di Pontedera poi prese una lanterna da segnalazione a batteria a luce bianca e si avviò sul bordo del canale Emissario; arrivò nel punto dove il ´globo´ si era fermato la prima volta e da lì cercò di illuminare l´isolotto sottostante dove si era fermato successivamente, ma la luce si affievolì di colpo e divenne rossastra come quando le batterie sono scariche. Allora il Faieta decise di scendere la scarpata fino alla riva del canale; da quella posizione si trovava così vicino all´oggetto che come dichiarò a Roberto Pinotti nel 1974 ´Ancora un passo ed avrei potuto toccarlo´; queste le sue parole: ´´Si trattava più che di una sfera di un ellissoide irregolare, che ricordava quasi due coni uniti per la base. Inferiormente poggiava su tre zampe apparentemente diposte a 120° l´una dall´altra . Nel complesso il tutto dava l´idea di una grossa trottola ed era... molto bella´. Faietta pur se con alcune contraddizzioni dichiarò poi di aver intravisto anche due ´piccole sagome umane alte circa 50 centimetri muoversi in controluce ,, mi parevano tubi, ´. Queste presenze attorno al velivolo lo spaventarono e quindi ritornò al casello dove nel frattempo si era raggruppata una piccola folla, tra cui alcuni camionisti ed automobilisti che pare avessero visto l´oggetto luminoso volare sino a lì. Circa alle 03,10 arrivò l´agente di Polizia Angelo De Pompa assieme a due o tre manovali della stazione di Pontedera; non si sà bene che cosa costui abbia visto, di sicuro si sà solo che cercò di illuminare con il fanale di una ´vespa´ l´isolotto. Il Faietta dichiarò sempre che l´oggetto rimase sul posto per almeno mezz´ora , stà però di fatto che nessuna delle persone giunte lì e nemmeno il De Pompa lo vide sull´isolotto, nè lo vide ´decollare´ in alcun modo. Un´altro casellante invece, tale Giuseppe Valeriani in servizio al casello n. 66 a circa un chilometro da quello di Faietta, dichiarò di aver visto l´oggetto luminoso quella notte, lo descrisse come un ´siluro´ che saettò velocemente verso il casello 65. Per questo motivo il Valeriani tentò di telefonare al Faietta, ma i due non riuscirono a parlarsi; non si sà bene se perchè nella concitazione del momento entrambi avessero la cornetta sollevata o se il Faietta non si sia reso conto del telefono che squillava o se per qualche misterioso malfunzionamento degli apparecchi. Alle 04,00 (circa) arrivarono a Fornacette anche i carabinieri; il maresciallo Polidori si spinse fin sulla sponda del canale ma non andò sull´isolotto. Assieme ai camionisti che pare fossero i più incuriositi ed i più convinti a scoprire la verità (forse perchè avevano visto effettivamente qualcosa di luminoso volare in cielo), il Polidori si industriò ad orientare i fari dei camion verso l´isolotto ma senza risultati. In particolare un camionista certo Vittorio Camillini , 41 anni di Cattolica (rimini) era rimasto abbagliato dall´oggetto volante ed era stato costretto a fermare il suo camion a bordo della strada. Secondo il Faieta , il camionista sarebbe rimasto sconvolto a tal punto dall´avvistamento da dover essere soccorso da un medico di passaggio a bordo di una Lancia ´appia´ nera targata Reggio Emilia; comunque il Camillini poi smentì tutto.

I DUBBI

Sul luogo forono trovati alcuni segni che però non costituiscono prova certa del fatto; in particolare tre fori profondi dieci e di diametro tre centimetri; disposti sui vertici di un triangolo di lato 3 centimetri. Altri tre fori più grandi (diametro 10 centimetri) profondi tre centimetri erano incece disposti ad un metro l´uno dall´altro. Ma questi potrebbero essere stati anche creati appositamente da qualcuno. Mentre per quello che riguarda ´l´erba schiacciata´ trovata sull´isolotto questa è quasi sicuramente stata provocata dai curiosi infine riversatisi sull´isolotto ( e d´altra parte il Faietta parla di un oggetto appoggiato su ´tre zampe´, quindi non a diretto contatto con il suolo). In definitiva l´unico vero testimone (http://www.geocities.com/soho/7863/ufo/testim.htm) della faccenda è il Faieta ed a proposito del quale ci sono da rilevare alcuni elementi. Per prima cosa costui è stato da alcune persone indicato come personaggio ´strano´ spesso desideroso di ´mettersi in mostra´, ma una perizia psichiatrica effettuata dopo l´episodio ha rilevato che si trattava di una persona perfettamente normale. D´altra parte il controllo di un passaggio a livello è un lavoro di grande responsabilità e difficilmente tale compito sarebbe stato affidato ad una persona ´mentalmente instabile´ e tantomeno sarebbe stato riconfermato dopo l´accaduto (come invece è successo).

TENTATIVO DI "COVER UP"?

Le autorità che ufficialmente si occuparono della faccenda non si interessarono molto di sapere ´come´ fosse fatto l´oggetto visto da Faietta ma piuttosto di capire ´quanto´´ avesse visto; questo ha fatto supporre a molti ufologi che in effetti i militari sapessero cosa aveva visto il Faietta. Faietta rivelò in seguito di aver ricevuto due lettere dal maggiore americano Hector Quintanilla che nel 1966 era a capo del famoso progetto ´Blue Book´, in cui costui lo invitava negli Stati Uniti per approfondire i particolari del suo avvistamento e forse i due si incontrarono effettivamente in seguito a Roma ed in quest´occasione il militare avrebbe detto al testimone di non raccontare altri particolari a nessuno. Un´ultima strana ´storia´ raccontata dal Faietta (ma non poi così assurda dato che ci sono stati dei riscontri) è quella secondo la quale un gruppo di ´esponenti della NASA´ lo avrebbe prelevato e condotto in una base militare americana lì vicino. Dopo aver superato corridoi circolari e pesanti porte scorrevoli verticali, giunse in una stanza dove gli fù applicata una strana apparecchiatura; composta da un casco collegato a fili, una pettorina, una specie di macchina da presa ed altri strani congegni; poi gli furono fatte vedere varie immagini di UFO e gli fù chiesto di riconoscere quello da lui visto. A questo punto un fascio di luce o qualcosa del genere gli venne fatto penetrare negli occhi per ´cancellare l´immagine dell´ UFO´. Infine i misteriosi ´esponenti della NASA´ gli dissero che sapevano che quegli oggetti esistevano ma non che cosa fossero da dove venissero o che cosa volessero ed in ogni caso gli ordinarono di non parlarne con nessuno e soprattutto di non mandare lì da loro giornalisti o curiosi. La base militare americana sarebbe stata individuata in quella della pineta di Tombolo dove effettivamente esisteva il CAMEN (Centro Applicazioni Militari Energia Nucleare) dove pare già altri due testimoni di atterraggi di UFO in un´ambiente descritto esattamente allo stesso modo (corridoi circolari, porte scorrevoli verticali) subirono nel 1954 lo stesso ´trattamento´ di cancellazione dell´immagine sulla retina; i due di cui non si conosce il nome erano all´epoca militari in Marina (la fonte della notizia è Arduino Albertini del CUN che riferisce una lettera di Alfredo Scalia dell´allora Centro Studi Clipeologi di Torino).

CONCLUSIONI
In definitiva le uniche certezze sono che la notte in questione un oggetto luminoso atterrò in modo appariscente a Fornacette, che il testimone Faietta Camillo è una persona ´sana di mente´ e che autorità sia militari e di altro genere (anche statunitensi) si sono interessate al caso, non si sà se per mantenere il segreto su qualche velivolo sperimentale o se per altri motivi.Fonti Gionalistiche: Giornale del Mattino del 14/07/66, Il Secolo XIX del 15/07/66, La Tribuna Illustrata del 13/03/67)

ALL´UFO! ALL´UFO!

Ovvero la vera storia dell´UFO alle Fornacette
(dal libro "I poponi del Francese"
di Mauro Pardini gennaio 2000 - Bandecchi e Vivaldi editori in Pontedera)
Una notte di primavera, le testimonianze parlano delle 2 di una notte della primavera 1966, il casellante della Ferrovia, ubicata nei pressi del ponte sul Fosso Emissario, fu sorpreso e poi scioccato da una grande luce che illuminò tutto lo specchio d´acqua e le banchine del canale.

Non fu il solo. Perché anche alcuni abitanti dei Gaddi ricordano questo fenomeno, un "movimento" poi la luce che illuminò il cielo e la fornace di Pino a giorno. O cos´era? Tutti a domandarsi. - "Le cose hen due: o un UFO, inteso come disco volante, o quarcheduno era briao fradicio".

La notizia fece ben presto il giro del paese, anzi, varcò i confini paesani e la mattina successiva ci fu un via vai di gente che in processione si recarono sulla banchina del fosso a vedere le impronte che lo strano oggetto volante aveva lasciato tra il ponte della ferrovia e i vecchi piloni.

Le impronte che si poterono notare, di forma triangolare, erano vicino all´acqua e avevano bruciacchiato l´erba tutto intorno. Il casellante della ferrovia fu poi intervistato dai giornalisti del Telegrafo e della Nazione e la notizia finì in prima pagina.

Noi ragazzi s´incominciò a fantasticare, allora il fenomeno non era affrontato diffusamente dai media come oggi, e della storia se ne parlò per giorni. Al bar, nelle famiglie non si parlava di altro.

Ve lo immaginate i Marziani a Fornacette eppoi proprio sul fosso, o cos´erano venuti a fa ? a pescà ranocchi o pure qualcuno s´era tagliato con il coltello mentre sbucciava le patate e pensò bene di guarì subito ficcando il ditone nell´acqua miracolosa ?

Fatto sta che qualche "cardano" la notte, a Gaddi, s´apposto con la macchina fotografica made in Russia, per cogliere l´attimo e immortalare l´UFO a Fornacette.

Non volendo, anche in questo caso, si precorse la lunga e fortunata serie di "H Files", ovvero anche i marziani dovendo tornà di casa sulla terra scelsero Fornacette e vennero a fare un sopralluogo sul fosso.


Infatti...RIECCOLI

Enormi "cerchi" inquietanti a Fornacette (Pisa)
La Nazione, 26.06.2003, ed. di Pisa, p. PI/15
Enormi "cerchi" inquietanti

Grazie a R. Labanti - Lista Casiufo (CISU) e a Roberto Malini

FORNACETTE - Cerchi misteriosi, tracce strane, segni del passaggio di una presenza misteriosa? Aliena? Quando si parla di «ufo» è sempre bene andarci con i piedi di piombo. Ma la fantasia vola e anche questa è fra le ipotesi (c´è chi ci crede e chi non ci crede) che hanno fatto alcuni cittadini quando hanno visto una serie di disegni dall´aspetto enigmatico apparsi in un campo di grano a Fornacette, in via delle Case Bianche, vicino all´Arno. Le telefonate di persone che dicevano di aver visto strane impronte tra il frumento e un continuo andirivieni di un elicottero, che probabilmente faceva una ricognizione, ma di cui non abbiamo avuto conferma, hanno letteralmente subissato la nostra redazione. In sostanza: ieri sono comparsi improvvisamente quattro cerchi, del diametro larghissimo, di varie dimensioni, collegati l´un l´altro attraverso un canale sottile. Un fatto veramente singolare che ha messo subito in agitazione quelli che hanno scoperto il fenomeno. Quanto sia grande il <> (anche se si tratta di decine di metri) però non è stato possibile appurarlo con esattezza. In ogni caso, come già in altri avvistamenti (avvenuti in varie parti dle mondo, l´ultimo pochi giorni fa a Cortona in provincia di Arezzo) è apparso evidente che il campo non è stato arato e che spighe di grano sono solamente schiacciate in una forma strana, e non tagliate. Tanti hanno cercato anche di guardare il curioso avvenimento da un punto più alto, salendo addirittura ai piani alti di quelle poche case che sono nelle vicinanze. Nuovo giallo dunque sulla presenza di questi fenomeni, oppure semplice divertimento di qualche burlone che si è messo a «disegnare» un campo di grano? Anche se l´ipotesi della burla può essere presa in considerazione non bisogna lasciare nulla al caso. D´altra parte questo fenomeno, denominato «Crop Circles», i cosiddetti cerchi che compaiono nei campi di grano, non è ancora stato spiegato. E si verifica da anni. Solo alcuni giorni fa, dopo quello di Pordenone, alla ribalta della cronaca era saltato lo strano caso di Cortona, che è ora allo studio degli esperti del «Cun» (centro ufologico nazionale). Ma su quanto è stato rinvenuto a Fornacette tutto è avvolto nel mistero e non ancora decifrato dagli ufologi. Il pensiero di quelli che hanno scoperto l´enorme distesa di grano schiacciata è andato subito alla segnalazione di martedì scorso sulla presenza di un «oggetto non identificato» nella zona di Capannoli, di cui parliamo qui a fianco. L´enigma dunque appare ancora più inspiegabile. Negli ultimi anni si sono più volte sentiti racconti della presenza di «navicelle» strane, di fasci di luce apparsi dal nulla. Però rimasti senza una spiegazione logica e che in questi casi tornano alla ribalta. Un segno che gli alieni ci sono? Chissà: come s´è detto, c´è chi ci crede e chi non ci crede...





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