26 Aprile 2024
curiosità & opportunità

L´INCIDENTE FERROVIARIO DEL 10 MARZO 1978

I primi soccorsi
Eventi storici
Quel maledetto treno 23 71 del 10 marzo 1978

(Vedi immagini nella Foto Gallery)

Poche le volte che il nostro paese è balzato alla ribalta delle cronache nazionali.
Una di queste è rappresentata da un incidente ferroviario sulla linea Pisa - Firenze che costò la vita ai due macchinisti del treno 2371 che il 10 marzo 1978, poco prima delle 7, sviò e andò ad urtare nel ponte provvisorio realizzato per sostituire il vecchio manufatto sul fosso Emissario. Furono momenti terribil. L´odore di lamiere contorti, le urla, i lamenti dei feriti, il pianto dei viaggiatori, fecero sembrare la ferrovia un girone infernale. I viaggiatori furono soccorsi e aiutati ad uscire dalle carrozze deragliate. Oriano e Plinio Marinai, insieme ad altri concittadini furono eroici protagonisti dei primissimi soccorsi. Mi ricordo che per tutto il giorno assistemmo ad un via vai di mezzi di soccorso, di giornalisti, troupe televisive, curiosi provenienti da tutta la regione. Pubblichiamo alcune fotografie del disastro più eloquenti di altre parole. Alcune interrogazioni parlamentari furono inoltrate al Governo per accertare le responsabilità dell´incidente. Le pubblichiamo per rendere omaggio alle due vittime e come utile testimonianza che aiuta a ricordare quei drammatici momenti.

mp

Atti Parlamentari - 18759 - Camera dei Deputati
SEDUTA DEL 15 GIUGNO 1978
La seduta comincia alle 16.
STELLA, Segretario, legge il processo
verbale della seduta pomeridiana di ieri.
(E approvato).
...
PRESIDENTE. Le seguenti interrogazioni, che trattano lo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente: . Labriola, Accame, Balzamo, Achilli, Di Vagno, Venturini e Ballardini, ai ministri dei trasporti e del lavoro e previdenza sociale, per conoscere quali iniziative i competenti organi di Governo intendono assumere in via di urgenza per accertare le cause del gravissimo disastro ferroviario intervenuto nei pressi di Pontedera, nel quale sono di nuovo venuti alla luce i ritardi e le insufficienze di molta parte del sistema dei trasporti per quanto riguarda I´utenza dei lavoratori e gli spostamenti dei cosiddetti pendolari, nonché le misure atte a rimuovere le cause dello stato dei fatti )) (3-02539); Gorla Massimo, al Governo, u per sapere quali spiegazioni intenda dare in merito all´incidente ferroviario avvenuto nella giornata del 10 marzo sulla linea Pisa-Firenze, circa le responsabilità politiche relative alla conduzione della gestione del settore delle ferrovie dello Stato, che hanno portato alle tragiche conseguenze dell´incidente stesso. Più specificatamente si fa richiesta del: perché in merito ai lavori di rifacimento del ponte sul fiume Bientina, in corso ormai da lunghi anni, a tutt´oggi questi lavori non si sono conclusi; perché in assenza della conclusione di tali lavori non si è provveduto alla installazione di mezzi e di segnalazioni più opportuni e funzionali di quelli attualmente esistenti, considerato fra l´altro che per proteggere chi lavora sui binari si fa ricorso a corni acustici suonati a fiato e all´esposizione di una misera tabella neppure illuminata lungo il binario; perché alla guida del locomotore stesso era stato posto personale di qualifica diversa da quello effettivamente occorrente, mentre lo scarso personale esistente è soggetto ad utilizzazioni pesanti e a sfrenate mobilità; perché si continua a mantenere in uno stato di deprecabile avaria il parco macchine del compartimento fiorentino. Infine si chiede al Governo se non ritenga doveroso rimuovere il direttore compartimentale fiorentino delle ferrovie dello Stato, che sul giornale Il Tempo dell´ll marzo 1978, ha vergognosamente affermato, mentre ancora l´inchiesta è in corso e le cause tutt´altro che certe:
L´onorevole sottosegretario di Stato
per i trasporti ha facoltà di rispondere.

ACCILI, Sottosegretario di Stato per i trasporti. Rispondo anche per delega del Presidente del Consiglio e del ministro dei lavori pubblici. Per l´accertamento delle cause dello svio del treno 2371 del 10 marzo ultimo scorso, in località Fornacette, tra le stazioni di Cascina e Pontedera della linea Firenze-Pisa, l´azienda ferroviaria, parallelamente agli accertamenti disposti dall´autorità giudiziaria, ha immediatamente nominato una propria commissione d´inchiesta, che ha subito iniziato i suoi lavori per acquisire compiutamente, entro il più breve tempo possibile, i risultati sulle cause dell´incidente e, quindi, sulle eventuali responsabilità. In merito ai presunti ritardi e alle insufficienze del sistema dei trasporti per quanto riguarda l´utenza dei lavoratori e gli spostamenti dei pendolari, cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti, preciso quanto segue. Poiché il traffico pendolare costituisce il 50 per cento circa del traffico viaggiatori che si svolge sull´intera rete delle ferrovie dello Stato, ed è in continuo aumento, l´azienda ferroviaria ha sempre tenuto nella massima considerazione tale tipo di utenza e, nell´attuazione dei programmi di intervento finanziati con i diversi (( piani D, ha investito aliquote consistenti degli stanziamenti disponibili per il miglioramento del servizio, attraverso l´ammodernamento del materiale rotabile e l´adeguamento degli impianti fissi e delle linee. E stato infatti già da alcuni anni progettato e messo in circolazione materiale rotabile specializzato per tale particolare tipo di servizio, dotato di caratteristiche tecniche che consentono di raggiungere sempre più elevati livelli di sicurezza e di comfort. Per quanto riguarda, in particolare, il materiale automotore, furono ordinati e immessi in esercizio, con i fondi resi disponibili dal (( piano ponte )), 25 complessi composti di 4 elementi AL 801/940 (capacità 390 posti a sedere e 410 in piedi, per un totale di 800 posti). In base al programma di interventi straordinari, sono stati ordinati altri 40 complessi dello stesso tipo, 11 dei quali sono stati già consegnati dalle ditte costruttrici e subito immessi in esercizio. Secondo i piani di lavoro, i rimanenti complessi verranno consegnati entro il mese di giugno del 1979. Sono stati anche ordinati e saranno disponibili per l´esercizio entro il prossimo anno altri 6 complessi con caratteristiche nuove: cassa di alluminio, sospensioni pneumatiche, capacità 800-850 posti, a 2 e a 3 porte per fiancata. Inoltre, con i finanziamenti disponibili, sono stati ordinati 160 elementi a trazione termica del tipo AL 668 e simili, che vengono impiegati nei servizi vicinali. Di questi, 130 sono già stati consegnati e immessi in esercizio, mentre i rimanenti 30 saranno disponibili entro il mese di ottobre del corrente anno. Sono state anche trasformate 50 locomotive del tipo E 646, per renderle idonee al traino dei treni composti da materiale ordinario specializzato per il traffico pendolare. Altre 19 sono in corso di trasformazione. Nel settore del materiale rimorchiato, sono state finora messe in servizio -446 vetture a piano ribassato, mentre altre 150 saranno disponibili per il mese di luglio del 1979. Per quanto si riferisce agli, interventi nel settore degli impianti fissi, al fine di migliorare l´esercizio (specie sulle linee afferenti ai più importanti centri urbani della rete delle ferrovie dello Stato, quali Torino, Milano, Genova, Firenze e Roma, sui quali gravita il traffico pendolare), nel programma di interventi straordinari sono stati stanziati 140 miliardi per quadruplicamenti, mentre 57 miliardi sono. Stati stanziati per la sistemazione di marciapiedi, pensiline e sottopassaggi nelle varie stazioni. Sempre nel campo delle infrastrutture; è prevista la sostituzione dell´armamento con altro di tipo più pesante, in parte già realizzata sulle linee fondamentali, anche per la rete complementare; compatibilmente con le disponibilità finanziarie, essa verrà estesa alle linee secondarie, allo scopo di aumentare la velocità di esercizio e i pesi assiali ammissibili. Inoltre è stato aumentato il numero delle relazioni sui tratti di linea interessati da spostamenti di lavoratori e studenti ed è stata assicurata la precedenza di marcia dei treni pendolari rispetto a quelli di categoria superiore. Sono - stati inoltre istituiti nuovi tipi di abbonamento per lavoratori e studenti, con procedure di rilascio estremamente semplificate, che hanno riscosso il consenso dell´utenza. Per quanto riguarda in particolare la linea Pisa-Firenze, si precisa che già attualmente il 57 per cento dei treni locali e diretti viene effettuato con materiale leggero con buone caratteristiche. Attualmente, in base alla legge n. 369 del 1974, sono disponibili 8 miliardi per il collegamento ferroviario Firenze Santa Maria Novella-aeroporto (( Galileo Galilei )) di Pisa. Non appena sarà stata elaborata da parte dell´azienda delle ferrovie dello Stato la proposta di spesa per l´allacciamento ferroviario Pisa centrale-aeroporto c( Galilei D, non si mancherà di impegnare la somma residua per realizzare altri provvedimenti intesi sempre a migliorare l´attuale collegamento ferroviario tra Firenze e Pisa, a tutto beneficio del traffico-pendolare. E stata anche programmata con il piano integrativo, per la linea in questione, la sostituzione del blocco elettromeccanico con il blocco automatico a tre aspetti, che sarà in grado di aumentare la potenzialità della linea e consentire la ripetizione dell´aspetto dei segnali a bordo dei rotabili. Circa poi i lavori di ricostruzione del nuovo ponte in cemento armato, in località Fornacette, sul canale emissario Bientina, al chilometro 65,388 della linea Firenze-Pisa, premesso che i lavori stessi si sono resi necessari a seguito di dissesti manifestatisi nelle strutture del vecchio ponte per cedimento delle fondazioni, si fa presente che l´intervento si è attuato con l´esecuzione di due fasi ben distinte: nella prima si è provveduto alla realizzazione, su tracciato deviato, di un ponte di ferro, costituito da due travate metalliche scomponibili Strusse-Eisenbuhn, una per ciascun binario, ad una sola luce di metri 48,50 a scavalcamento completo dell´alveo, con spalle in cemento armato, fondate su pali in cemento armato di medio diametro. I lavori, comprendenti la formazione delle spalle, il montaggio da parte del genio ferrovieri delle due travate e la deviazione provvisoria della linea, si sono sviluppati dal febbraio all´ottobre 1975. La demolizione del vecchio ponte preesistente è stata completata nel dicembre
1975. Nella seconda fase si è provveduto alla costruzione di un ponte in cemento armato, a doppio binario, a tre luci di 16 metri ciascuna. I relativi lavori, per i quali era previsto un termine utile di 200 giorni, iniziati nel gennaio del 1976 e praticamente ultimati nei primi giorni di marzo del 1978, hanno richiesto un più lungo periodo di tempo, nonostante l´impegno solerte della dirigenza, in particolare per le difficoltà insorte durante l´esecuzione ´delle fondazioni delle due pile, che sono state effettuate in pieno alveo, su pali di grosso diametro, spinti a grande profondità, in presenza sia di permanente corrente d´acqua, sia di terreni difficili e con condizioni stagionali avverse. Tali condizioni avverse, nonché l´inaccessibilità dell´alveo in piena e il rinvenimento di vecchie strutture murarie hanno comportato in definitiva una proroga complessiva di 384 giorni. Inoltre, è da tener presente che i basamenti delle due pile sono stati eseguiti a notevole profondità, in relazione ad un progetto esistente di approfondimento dell´alveo del canale. Per quanto riguarda, poi, la conclusione dei lavori. stessi, si fa presente che nei giorni 14 e 15 aprile sono stati riattivati, sul manufatto in questione, entrambi i binari. In merito .al dispositivo di segnalazione adottato per il rallentamento lungo la variante di linea comprendente il ponte provvisorio al chilometro 65,388 della linea Pisa-Firenze, preciso che il rallentamento stesso era istituito da tempo e configurato nei modi regolamentari mediante notifica al personale di macchina di ciascun treno con apposito modulo ed esposizione a terra dei prescritti segnali di avviso di inizio e di fine rallentamento. Per quanto concerne la protezione delle squadre e dei cantieri operanti in presenza dell´esercizio, le relative modalità sono disciplinate da precise norme e cautele, la cui osservanza assicura la massima sicurezza del personale. Tali norme comprendono anche l´impiego di trombe e tabelle, che però costituiscono elementi di più generali contesti di protezione, analogamente a quanto viene praticato presso le altre ferrovie estere più progredite. Preciso inoltre che la coppia del personale di macchina in servizio sul treno 2371 del 10 marzo scorso era costituita dall´aiuto macchinista Marco Cupido, regolarmente abilitato alle mansioni di guidatore per la trazione elettrica in data 18 maggio 1977, e dal manovale facente funzione di aiuto macchinista Alessandro Severi, anch´egli regolarmente abilitato alle mansioni di aiuto macchinista sin dal 14 luglio 1975. Nel contempo, assicuro che la disponibilità del personale di esercizio del deposito locomotive di Firenze è adeguata alle esigenze del servizio svolto dal deposito stesso. I1 turno del personale di macchina del deposito locomotive di Firenze in cui è inserito il treno 2371 (turno banale TE (c A D) coinvolto nell´incidente comporta una media di lavoro settimanale di 26 ore e 43 minuti, di cui solo 15 ore e 3 minuti di condotta, con una media giornaliera di effettiva condotta rispettivamente di 3 ore e 49 minuti e di 2 ore e 9 minuti. In merito alla asserita c( mobilità D, il personale dei deposito locomotive di Firenze viene utilizzato per servizi assegnati all´impianto; ove poi per (( mobilità )) si voglia intendere l´impiego in mansioni diverse da quella della qualifica di appartenenza, tali utilizzazioni possono essere rese necessarie da esigenze di servizio, limitatamente però al personale in possesso delle prescritte abilitazioni e nel rispetto della legge sullo stato giuridico del personale delle ferrovie dello Stato. Per ciò che concerne, infine, i mezzi di trazione, il parco delle locomotive elettriche del deposito di Firenze è costituito da locomotive dei tipi E. 656, E. 444, E. 636 ed E. 424, che appartengono ai gruppi di più recente costruzione. L´impianto è dotato di personale tecnico e di attrezzature adeguate a garantire la manutenzione dei mezzi, la cui efficienza risulta regolare. Infine, circa le dichiarazioni attribuite da Il Tempo di Roma dell´ll marzo 1978 al direttore compartimentale di Firenze, esse sono state subito smentite dall´interessato.

PRESIDENTE, Onorevole sottosegretario,
prendo atto dell´ampiezza della sua risposta. Voglio però ricordare qui in Assemblea di avere scritto personalmente al Presidente del Consiglio per sottolineare l´esigenza che le risposte alle interrogazioni siano sintetiche.

ACCILI, Sottosegretario di Stato per i trasporti.
Abbiamo ricevuto la lettera questa mattina.

PRESIDENTE. Dunque, lei mi tranquillizza e lascia intendere che la risposta di cui ha dato ora lettura precede la ricezione della mia lettera. Infatti l´onorevole Presidente del Consiglio mi ha detto di averla trasmessa ai diversi ministeri, convenendo su tale esigenza. Spero che in futuro le risposte siano precise, ma sintetiche. L´onorevole Labriola ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto.

LABRIOLA. Abbiamo nutrito un vivo rammarico per il ritardo con il quale il Governo rispondeva alla nostra interrogazione. I1 rammarico nell´ascoltare la risposta letta dal sottosegretario è immensamente superiore al primo. Quindi, non solo dichiaro la mia insoddisfazione, ma anche - se mi è consentito - la mia sorpresa e il mio disagio nel dare un giudizio su una risposta che è elusiva, in conferente e, direi, anche grave, tenuto conto del fatto che riguarda un incidente avvenuto mesi fa, che ha provocato morti e che ha sollevato ancora una volta problemi nei confronti dei quali gli uffici che hanno redatto la risposta evidentemente non avvertono nessuna sensibilità né, direi, l´indizio di una qualche ombra di autocritica. A tutto ciò si aggiunge un senso di preoccupazione per il modo completamente acritico con il quale il Governo trasmette al Parlamento ciò che gli uffici ritengono di dire su questi problemi. Desidero ricordare che da parte del gruppo socialista cresce l´insoddisfazione in generale per il metodo che il Governo adotta sul tema delle interrogazioni; vorremmo che le interrogazioni fossero onorate non solo per un senso di riguardo verso il Parlamento, ma anche perché questo è un dovere del Governo. Onorare le interrogazioni significa o dare risposte tempestive e concrete o rifiutarsi di rispondere, perché una via di mezzo non esiste. Cosa ci viene a dire il rappresentante del Governo in merito a questo problema ? Ci viene a raccontare un condimento prolisso, un proemio generico e prolisso su questioni di competenza della Commissione trasporti, sulle quali credo quest´ultima da tempo, invano, tenti di giungere ad una definizione per quanto riguarda la politica generale delle ferrovie dello Stato. Sul tema oggetto dell´interrogazione il rappresentante del Governo non ha letto alcun argomento e non ha dato alcuna risposta alle questioni da noi poste, che pure avevano una certa consistenza. Nella nostra interrogazione abbiamo posto tre questioni e su tutte e tre non abbiamo avuto risposte adeguate; abbiamo sollevato un primo problema che riguardava il ritardo incredibile dei lavori per allestire il nuovo ponte e abbiamo sentito dire che questo ritardo C´è stato. Non credo che fosse necessario impegnare 1´Assemblea con un´interrogazione per avere una risposta contenuta nella stessa interrogazione, cioè una risposta che non fa altro che fare rimbalzare sulla Camera il problema che quest´ultima aveva ritenuto, attraverso l´interrogazione, di sollevare. Abbiamo posto un secondo problema relativo alle misure di sicurezza e anche su questo aspetto abbiamo avuto una risposta che riproduce l´interrogazione. Infine, in terzo luogo, abbiamo posto la questione relativa alla inchiesta e abbiamo sentito dire - signor Presidente della Camera, rimetto a lei questo problema nella fiducia totale che avremo il suo altissimo contributo perché d´ora in avanti le interrogazioni, anche con modifiche del regolamento, abbiano un altro trattamento - abbiamo sentito dire, dicevo, che è in corso un´inchiesta, cosa questa che abbiamo appreso dai giornali, e che non è previsto alcun termine di scadenza, in quanto il sottosegretario ha detto che si concluderà cc nel più breve tempo possibile D. In queste condizioni, signor Presidente, nel confermare la nostra totale insoddisfazione, aggiungiamo un senso di preoccupazione e di sgomento di fronte al modo burocratico ed elusivo con il quale questioni così gravi e delicate vengono trattate.

PRESIDENTE.
L´onorevole Massimo
Gorla ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto.

GORLA MASSIMO. Signor Presidente,
non sono soltanto insodisfatto, ma mi sento preso in giro dal Governo, non personalmente, e nemmeno come parte politica, ma come parlamentare che cerca di esercitare, con lo strumento delle interrogazioni, uno stimolo nei confronti del Governo, volto alla ricerca di responsabilità in cose che accadono e alla ricerca di misure atte a porre rimedio a queste cose. Invece sistematicamente - questo non è il primo caso - le risposte che ci vengono fornite sono descrizioni dei fatti già contenute nelle interrogazioni, oppure Sono cc compitini )) che hanno come unico scopo quello di difendersi, di occultare responsabilità, di far credere che tutto proceda nel migliore dei modi, secondo il regolamento, secondo norme che sono state osservate. Onorevole rappresentante del Governo, entrando un momento nel merito e non volendo ripetere le cose che ha già detto il compagno Labriola per motivare la sua
insoddisfazione, come fa a dirmi che le misure adottate erano tali da garantire al massimo la sicurezza del personale ? Quali erano queste misure? Che cosa vuole che me ne importi se tali misure erano regolamentari ! Ne vogliamo discutere ? Vogliamo cogliere questa occasione per vedere se sono stati impiegati strumenti adeguati a tutelare la sicurezza e la vita dei cittadini e dei lavoratori? Pensa forse che mi interessi che su di un libro C´è scritto che si usano i corni acustici e le tabelle non illuminate per dare determinate segnalazioni ? Non è questo che dovete venirci a raccontare in quest´aula! Per questi motivi, all´insoddisfazione dobbiamo unire la sensazione di essere stati presi in giro, nonché una considerazione di carattere profondamente negativo concernente il modo con il quale il Governo interpreta la funzione ispettiva del Parlamento. Ha solo bisogno di difendersi, di giustificarsi, o vuole veramente prendere atto di alcune cose, dando ad esempio risposte critiche o autocritiche, ma comunque utili a modificare le condizioni per le quali si verificano i fatti tragici e deprecabili che spesso siamo qui a segnalare ? Allo stesso modo non capisco che costrutto abbia rispondere in questo modo ad una interrogazione in cui si parla di responsabilità, di cose fatte o non fatte, di ritardi, di cause di ritardi, di misure di sicurezza prese o non prese, di dichiarazioni irresponsabili di dirigenti delle ferrovie dello Stato. A proposito di quest´ultimo evento, lei giornale Il Tempo non l´ha mai pubblicata. A chi ha smentito, allora, il direttore compartimentale? A lei ? Quelle dichiarazioni, quindi, formalmente restano. Ebbene, di fronte ad interrogativi così gravi, il Governo ci viene a raccontare ci ha parlato di una smentita* Via ! non quello che ha fatto, bensì quello che intende fare in tema di materiale rotabile che deve servire per il trasporto dei pendolari. Come è possibile dare una risposta del genere? Come può interessarmi una tale precisazione? Se volessi sapere che cosa state facendo relativamente al materiale rotabile, ve lo chiederei espressamente. Invece sono altre le cose che abbiamo chiesto, senza per altro avere risposta. Questa nostra interrogazione si proponeva di accertare delle responsabilità nonché la volontà del Governo di prendere atto di tali responsabilità, procedendo nel senso dovuto. Ebbene, ciò non è accaduto, e non è la prima volta.

PRESIDENTE. Credo che l´onorevole sottosegretario abbia preso nota non solo di quanto ho detto poc´anzi ma anche - e non voglio entrare nel merito della discussione appena svoltasi - dell´esigenza che l´esecutivo fornisca una risposta il più possibile sintetica, ma anche puntuale nel merito. E´così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni all´ordine del giorno.

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